Un 'tempio consacrato alla salute'
Tudo em La Toja é lendário: desde as histórias sobre como as virtudes curativas das suas águas termais foram descobertas até à revolução higiénica provocada pela sua Fábrica de sabonetes. Projetados pelo arquiteto Daniel Vázquez-Gulías, a ilha e o seu Gran Hotel foram, durante mais de cem anos, a casa de verão de importantes personalidades.
Em 1841, o químico e farmacêutico Antonio Casares encontrou nas suas águas termais cálcio, ferro, magnésio e sódio, ideais para curar certas doenças. Anos mais tarde, o Marquês de Riestra, proprietário da ilha, apercebeu-se da oportunidade de negócio das termas.
Depois de lançar um concurso internacional para a construção de um grande hotel termal, em 1907 o Gran Hotel foi inaugurado, obra do arquiteto orense Daniel Vázquez-Gulías. O edifício de dois corpos seguiu a estrutura das grandes termas da época: a francesa Vichy e a alemã Baden-Baden.
Em 1989, o Clube Bildelberg escolheu este local para uma das suas reuniões anuais. Os seus membros, entre os quais o Rei e a Rainha da Bélgica, o magnata David Rockefeller e Henry Kissinger, escolheram-no pela sua absoluta tranquilidade. Durante esses anos, personalidades como Gabriel García Márquez ou Severo Ochoa também se hospedaram no local. O Prémio Nobel da Medicina descreveu o Grand Hotel como "um autêntico templo consagrado à saúde".
Una mappa del XVIII secolo
Questa è una delle mappe europee più importanti del XVIII secolo, nonché la prima mappa del Sud America stampata in Spagna. Realizzata da Juan de la Cruz Cano nel 1775, questa carta di 180 cm di larghezza per 227 cm di altezza rappresenta i territori d'oltremare di Spagna e Portogallo tra il 1752 e il 1760. Paradossalmente, invece di procurare all’autore il meritato riconoscimento, la sua perfezione rischiò di condannarla all’oblio.
La firma del Trattato di Tordesillas nel 1494 delimitava i territori di entrambe le corone, stabilendo che i portoghesi non sarebbero intervenuti nelle Antille e che gli spagnoli non avrebbero interferito nella rotta del Capo di Buona Speranza. Tuttavia, le dispute continuarono per secoli, al punto che nemmeno il Trattato di Madrid del 1750, firmato da Ferdinando VI e dal suocero Giovanni V, riuscì a risolverle.
Commissionata da Carlo III
Nel 1765, il Marchese di Grimaldi, Segretario di Stato, su ordine di Carlo III, incaricò l'incisione di una grande mappa del Sud America che raffigurasse tutti i territori della corona spagnola. Il compito fu affidato a Juan de la Cruz Cano y Olmedilla (1734–1790), uno dei più grandi cartografi spagnoli della storia, che dedicò oltre dieci anni alla sua realizzazione.
Fu presentata nel 1775 con grande entusiasmo. Tuttavia, poiché le negoziazioni con il Portogallo erano ancora in corso, la mappa era talmente precisa da rivelare dati sfavorevoli agli interessi spagnoli. Per questo motivo, dopo le prime stampe, il governo ne vietò la riproduzione ufficialmente per presunti errori; nel 1789, il conte di Floridablanca ordinò il ritiro delle copie già distribuite.
Una mappa unica
Il dibattito coloniale si risolse nel 1777 con il Trattato di San Ildefonso, con il quale il Portogallo cedette la Colonia del Sacramento (Uruguay) e le isole guineane di Annobón e Fernando Poo, in cambio del ritiro spagnolo dall'isola brasiliana di Santa Catarina.
La Mappa Geografica del Sud America cadde nell’oblio fino al 1802, anno successivo alla morte di Juan de la Cruz, quando fu finalmente riconosciuta la sua importanza. Oggi sopravvivono pochissime copie, conservate in collezioni private e in prestigiose istituzioni come la Biblioteca Nazionale di Spagna. L’Eurostars Gran Hotel La Toja 5* ha il privilegio di custodirne una e di rendere omaggio al suo valore storico.
Descrizione della mappa
La mappa è sormontata dal monogramma reale di Carlo III, affiancato dagli stemmi di Castiglia e León. Sopra il titolo compare una colonna con il busto di Cristoforo Colombo e l’iscrizione “A Castilla y a León Nuevo Mundo dio Colón” (“Alla Castiglia e a León, Colombo diede un Nuovo Mondo”). Più in alto si trovano gli stemmi delle principali città americane e quello del Brasile, unito a quello del Portogallo.
La mappa rappresenta con estrema precisione tutti i territori del Regno di Granada, della Nuova Andalusia, del Vicereame del Perù, del Regno del Cile e del Vicereame del Río de la Plata, con un’abbondanza di toponimi. Infine, lungo il bordo inferiore, le “Note per la comprensione di questa mappa” spiegano i meridiani di riferimento e i calcoli usati per tracciare le linee di demarcazione tra i domini portoghesi e spagnoli.